teatro della dodicesima
L’OPERA IN UN’ORA
16 Marzo ore 17:30
teatro della dodicesima
RICCARDO III
8-9 Marzo
teatro della dodicesima
DANIELE PARISI
1 Marzo ore 18:00
Hai bisogno di un posto tranquillo, luminoso e accogliente dove studiare, leggere, scrivere o lavorare in serenitΓ ?
Da oggi puoi farlo al Teatro della Dodicesima, nel nuovo spazio Aula Studio:
un ambiente libero, confortevole e pensato per chi desidera concentrarsi, incontrarsi o semplicemente prendersi del tempo produttivo per sΓ©.
Lunedì, mercoledì e venerdì
Dalle 9:30 alle 15:00
Lβaccesso Γ¨ libero fino a esaurimento posti: puoi fermarti per tutto lβorario di apertura o anche solo per il tempo che ti serve.
Foyer del Teatro della Dodicesima
Via Carlo Avolio, 60 β 00128 Roma (Spinaceto)
Lo spazio Γ¨ facilmente raggiungibile, luminoso e climatizzato, con unβatmosfera calma e familiare che ti farΓ sentire subito a tuo agio.
Per informazioni o richieste:
Email: info@teatrodelladodicesima.it
Telefono: 06 507 5074
Ti aspettiamo per offrirti uno spazio accogliente, funzionale e pensato per te!
Il Flauto traverso, o flauto ad imboccatura laterale, Γ¨ un tipo di flauto tenuto orizzontalmente quando viene suonato.
La generazione del suono con questo flauto Γ¨ relativamente complessa, ma esso offre piΓΉ possibilitΓ di variare il suono rispetto al flauto a fessura.
Il termine “flauto traverso” si usa prevalentemente per indicare il flauto traverso BΓΆhm usato nelle orchestre sinfoniche a partire dalla seconda metΓ del XIX secolo, nonchΓ© le sue varianti successive; il flauto traverso in uso nella musica colta europea nel secolo XVIII Γ¨ piΓΉ spesso detto traversiere. Altri esempi di flauto traverso sono il bansuri (India), il dizi (Cina), il daegeum (Corea) e i giapponesi shinobue, fue e ryΕ«teki.
Esiste anche un registro d’organo con questo nome, utilizzato a partire dal XVII secolo, il cui suono imita quello del flauto traverso.
teatro della dodicesima
MEDIA E GUERRA
1 Marzo ore 18:00
TEATRO DELLA XII
LEI, ADRIANO OLIVETTI
PerchΓ© proprio uno spettacolo su Olivetti?
βPotremmo dire che si trattava di una nostra passione ma la veritΓ Γ¨ ancora piΓΉ interessante. Diciamo che la vita ci ha proposto di iniziare questo viaggio sulle orme di Adrianoβ¦ In sinceritΓ , di lui e del suo mondo sapevamo poco ma iniziammo alacremente a studiare, guardare video di documentari e conferenze, leggere testiβ¦ E piΓΉ studiavamo e piΓΉ eravamo affascinate da quella figura che ci arricchiva i pensieri e metteva in discussione il nostro sguardo sul mondoβ¦ Un richiamo che ci ha condotto, attraverso esplorazioni dentro e fuori di noi, a un luogo di scoperta e di creazioneβ¦β (Gloria Cuminetti e Giulia Cammarota).
βLEI, Adriano Olivettiβ Γ¨ uno spettacolo inedito, frutto di ricerche, studi, approfondimenti e incontri e ci conduce attraverso le pieghe dellβuomo, dritti al cuore dellβimprenditore eporediese.
Portare in scena, nel cuore delle Officine ICO, in un Salone dei 2000 riqualificato e straordinariamente bello, uno spettacolo teatrale che parla di lui Γ¨, al contempo, coraggioso e un poβ incosciente.
La compagnia teatrale βLI Teatroβ ci regala uno sguardo al femminile sensibile e attento, sulla persona di Adriano, sulle sue passioni e contraddizioni e sul fuoco che lo animava.
Una scenografia essenziale, due attrici che riempiono lo spazio con gesti accurati nei quali nulla Γ¨ lasciato al caso, una lettura nuova e stimolante che perlustra lβessenza del genio visionario alla ricerca di ciΓ² che pensiamo possa, in qualche modo ancora oggi, accomunarci a lui.
LA COMPAGNIA
Gloria Cuminetti e Giulia Cammarota, insieme, costituiscono la compagnia Li Teatro che offre un doppio sguardo sul mondo: uno basso, per discendere nel profondo significato delle cose ed uno alto, per risalire e planare sul reale, trasformandolo con azioni artistiche.
βLEI, Adriano OLIVETTIβ Γ¨ la prima opera interamente ideata, costruita e realizzata dalle due artiste.
Lo spettacolo ha debutto nel novembre 2021, per βAlbino in Transizioneβ, associazione di cittadini attivi sul territorio bergamasco. Nel dicembre 2021 vincono il bando βSTARTandGO β il teatro si fa impresaβ.
Nel 2022 portano lo spettacolo presso Confindustria Bergamo.
LE ATTRICI
Gloria Cuminetti
Nata ad Albino nella provincia di Bergamo il 09/05/1989.
Diplomata al Liceo Socio-Psicopedagogico. Inizia lβUniversitΓ di Psicologia che perΓ² interrompe per intraprendere e completare gli studi artistici presso lβAccademia del Teatro Stabile di Torino. Successivamente si forma presso la
Scuola di Counseling Umanistico-Spirituale (Asso Counseling), a Torino. Si diploma e diventa Counselor nel Dicembre 2022.
Guida percorsi teatrali per ragazzi e laboratori legati allβarte e al benessere nelle scuole superiori.
Negli anni le si fa sempre piΓΉ chiaro come il mondo dellβarte, quello della psicologia e della spiritualitΓ siano uniti da un filo comune.
Ha lavorato in diversi spettacoli e compagnie, ma solo grazie alla nascita della compagnia βLi Teatroβ sente di trovare un senso profondo alla vocazione artistica e di ricerca che coltiva da anni.
Giulia Cammarota
Nata a Torino il 23/01/1990.
Diplomata in tre scuole: Liceo Artistico Renato Cottini (2004/2009), scuola di Teatro Galante Garrone
di Bologna col titolo di attrice di prosa (2012/2014) e scuola professionale per artisti di circo contemporaneo
Cirko Vertigo, dove si specializza nella disciplina di filo teso (2012/2014).
Diverse sono, durante gli studi e successivamente, le esperienze artistiche lavorative sia come artista che in ambito formativo nella quali si cimenta e sperimenta.
Con il Patrocinio dellβAssociazione Archivio Storico Olivetti.
CREDITS
Soggetto e regia: Giulia Cammarota e Gloria Cuminetti
Approfondimenti: Alberto Peretti
Supervisione artistica: Mauro Di Maio
Musiche originali: Kawari
Costumi: Abracadabra
14 FEBBRAIO 2024 - 18:30
Q-OPERA 4.0
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La Promessa Γ¨ il romanzo di una storia vera, fatta d’amore e di ferro, raccontata dall’autore, Gianlivio Fasciano, nella lingua autentica e commovente di un pastore, Romolo, nato a Mastrogiovanni l’11 agosto 1921 da Simone Di Meo e Gloria Verrecchia. Mastrogiovanni Γ¨ un paesino, cosΓ¬ piccolo, che si perde tra i monti “Sopra Caserta, sotto la Ciociaria, verso l’Abruzzo, dentro il Molise”. La storia di Romolo, delle sue vacche, del suo amore per Giovanna, e della chiamata, prima, alla leva e poi in guerra, era una storia destinata all’oblio, o al ricordo di pochi, ma oggi, grazie alla scrittura di Gianlivio Fasciano, Γ¨ possibile leggerla, emozionarsi, e fare tesoro di un mondo del passato, le cui radici sono piantate in ognuno di noi. Come Pasolini, Gianlivio Fasciano Γ¨ convinto che i contadini e i pastori volessero restare tali, desiderassero vivere felici nonostante la durezza del lavoro. Neppure la guerra, che costringe Romolo a diventare soldato, riesce a snaturarlo. “Avrei voluto alzare le mani e arrendermi, dire che ero solo un pastore di Mastrogiovanni anche se tenevo un fucile tra le spalle”. Questo romanzo si iscrive nella grande tradizione della letteratura civile.
Il primo docu-libro che attraverso le parole dello stesso Gigi Proietti racconta la sua visione del teatro, della recitazione, dell’arte scenica e di tante altre amenitΓ di cui Γ¨ composta la sensibilitΓ di un artista. Un libro leggero, divertente e divertito, come il suo protagonista, che, con l’ironia, l’aneddoto comico e la risata, ha saputo insegnare a decine e decine di futuri attori e attrici come dire una battuta, come far arrivare al pubblico un pensiero, come rendere chiaro un sentimento o efficace una pausa e soprattutto l’amore per la conoscenza: Β«Senza conoscere non vai da nessuna parte, giovano’!Β». Grazie anche alla voce di tanti colleghi e amici, che hanno voluto condividere i propri ricordi del grande maestro con chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo, il volume offre una testimonianza della sua vocazione per l’insegnamento di un mestiere bellissimo, pieno di gioie e soddisfazioni, ma anche traboccante di sudore, frustrazioni e lacrime; un mestiere che, come ripeteva spesso, Β«Non te l’ha comandato il medico!Β».