teatro della dodicesima
RICCARDO III
8-9 Marzo
teatro della dodicesima
MEDIA E GUERRA
1 Marzo ore 18:00
TEATRO DELLA XII
LEI, ADRIANO OLIVETTI
Perché proprio uno spettacolo su Olivetti?
“Potremmo dire che si trattava di una nostra passione ma la verità è ancora più interessante. Diciamo che la vita ci ha proposto di iniziare questo viaggio sulle orme di Adriano… In sincerità, di lui e del suo mondo sapevamo poco ma iniziammo alacremente a studiare, guardare video di documentari e conferenze, leggere testi… E più studiavamo e più eravamo affascinate da quella figura che ci arricchiva i pensieri e metteva in discussione il nostro sguardo sul mondo… Un richiamo che ci ha condotto, attraverso esplorazioni dentro e fuori di noi, a un luogo di scoperta e di creazione…“ (Gloria Cuminetti e Giulia Cammarota).
“LEI, Adriano Olivetti” è uno spettacolo inedito, frutto di ricerche, studi, approfondimenti e incontri e ci conduce attraverso le pieghe dell’uomo, dritti al cuore dell’imprenditore eporediese.
Portare in scena, nel cuore delle Officine ICO, in un Salone dei 2000 riqualificato e straordinariamente bello, uno spettacolo teatrale che parla di lui è, al contempo, coraggioso e un po’ incosciente.
La compagnia teatrale “LI Teatro” ci regala uno sguardo al femminile sensibile e attento, sulla persona di Adriano, sulle sue passioni e contraddizioni e sul fuoco che lo animava.
Una scenografia essenziale, due attrici che riempiono lo spazio con gesti accurati nei quali nulla è lasciato al caso, una lettura nuova e stimolante che perlustra l’essenza del genio visionario alla ricerca di ciò che pensiamo possa, in qualche modo ancora oggi, accomunarci a lui.
LA COMPAGNIA
Gloria Cuminetti e Giulia Cammarota, insieme, costituiscono la compagnia Li Teatro che offre un doppio sguardo sul mondo: uno basso, per discendere nel profondo significato delle cose ed uno alto, per risalire e planare sul reale, trasformandolo con azioni artistiche.
“LEI, Adriano OLIVETTI” è la prima opera interamente ideata, costruita e realizzata dalle due artiste.
Lo spettacolo ha debutto nel novembre 2021, per “Albino in Transizione”, associazione di cittadini attivi sul territorio bergamasco. Nel dicembre 2021 vincono il bando “STARTandGO – il teatro si fa impresa”.
Nel 2022 portano lo spettacolo presso Confindustria Bergamo.
LE ATTRICI
Gloria Cuminetti
Nata ad Albino nella provincia di Bergamo il 09/05/1989.
Diplomata al Liceo Socio-Psicopedagogico. Inizia l’Università di Psicologia che però interrompe per intraprendere e completare gli studi artistici presso l’Accademia del Teatro Stabile di Torino. Successivamente si forma presso la
Scuola di Counseling Umanistico-Spirituale (Asso Counseling), a Torino. Si diploma e diventa Counselor nel Dicembre 2022.
Guida percorsi teatrali per ragazzi e laboratori legati all’arte e al benessere nelle scuole superiori.
Negli anni le si fa sempre più chiaro come il mondo dell’arte, quello della psicologia e della spiritualità siano uniti da un filo comune.
Ha lavorato in diversi spettacoli e compagnie, ma solo grazie alla nascita della compagnia “Li Teatro” sente di trovare un senso profondo alla vocazione artistica e di ricerca che coltiva da anni.
Giulia Cammarota
Nata a Torino il 23/01/1990.
Diplomata in tre scuole: Liceo Artistico Renato Cottini (2004/2009), scuola di Teatro Galante Garrone
di Bologna col titolo di attrice di prosa (2012/2014) e scuola professionale per artisti di circo contemporaneo
Cirko Vertigo, dove si specializza nella disciplina di filo teso (2012/2014).
Diverse sono, durante gli studi e successivamente, le esperienze artistiche lavorative sia come artista che in ambito formativo nella quali si cimenta e sperimenta.
Con il Patrocinio dell’Associazione Archivio Storico Olivetti.
CREDITS
Soggetto e regia: Giulia Cammarota e Gloria Cuminetti
Approfondimenti: Alberto Peretti
Supervisione artistica: Mauro Di Maio
Musiche originali: Kawari
Costumi: Abracadabra
14 FEBBRAIO 2024 - 18:30
Q-OPERA 4.0
𝐿𝒶 𝑀𝓊𝓈𝒾𝒸𝒶 𝐵𝑒𝓁𝓁𝒶 𝒹𝒶 𝓋𝑒𝒹𝑒𝓇𝑒
𝐶’è 𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙’𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑒𝑟𝑡𝑒 𝑖𝑑𝑒𝑒 𝑐𝘩𝑒 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑒𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑑𝑜 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑝𝑟𝑖𝑚𝑒𝑟𝑠𝑖 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑖.
teatro della dodicesima
CONCERTO DI MUSICA CLASSICA
CON LA PIANISTA
CLAUDIA SQUARCIAFICHI
teatro della dodicesima
Favole in musica
ALCHIMIE SONORE
teatro della dodicesima
Il Diario di Irene Bernasconi
DI E CON LAURA NARDI
Teatro Causa
presenta
Il diario di Irene Bernasconi
A cura di e con Laura Nardi
Collaborazione artistica di Simone Faucci e Amandio Pinheiro
Consulenza storica e antropologica di Elio Di Michele e Roberta Tucci
Marionette di Francesca Turrini
“Il diario di Irene Bernasconi” è uno spettacolo tratto dal diario omonimo, pubblicato all’interno del libro “I granci della marana. Irene Bernasconi e la Casa dei Bambini di Palidoro”, a cura di Elio Di Michele, autore insieme a Lorenzo Cantatore, Ezio Di Genesio Pagliuca, Hilda Girardet, Marta Mattiuzzo, Nina Quarenghi, Laura Rossin, Egildo Spada e Marcello Teodonio (Edizione Il Formichiere).
Nel 1915 Irene Bernasconi, figlia di una famiglia benestante, istruita presso la Società Umanitaria di Milano nel nuovissimo Metodo Montessori, fu chiamata dal Comitato delle Scuole dei contadini per l’Agro romano e le Paludi Pontine, a dirigere a Palidoro la “Casa dei bambini secondo il Metodo Montessori”, una delle prime scuole rurali di cui abbiamo testimonianza.
Il Comitato delle Scuole dei contadini per l’Agro romano e le Paludi Pontine fu un grande laboratorio pedagogico che, nei primi anni del Novecento, vide coinvolti nomi illustri – malariologi, intellettuali, artisti e educatori – quali Angelo Celli, Sibilla Aleramo, Anna Fraentzel, Ettore Marchiafava, Giambattista Grassi, Dullio Cambellotti, Carlo Segrè, Alessandro Marcucci.
A soli 29 anni e in un’Italia appena entrata nel conflitto mondiale, Irene, “spinta da un sentimento umanitario”accetta l’invito, lascia il Canton Ticino e la famiglia cara per fare scuola “in un posto dove non voleva andare nessuno”.
I suoi piccoli scolari sono figlie e figli dei guitti, popolazione seminomade, i più umili, i più sfruttati, i più miserabili lavoratori della terra, che, lasciate le case della Ciociaria, giungevano a Palidoro in autunno per poi fuggirsene all’inizio dell’estate, scacciati dallo spettro della temibile malaria.
Le maestre montessoriane erano tenute a redigere un diario scolastico. Da questo e da un diario privato che la maestra tenne durante la permanenza a Palidoro, è tratto lo spettacolo “Il diario di Irene Berrnasconi”.
In scena, l’attrice e regista Laura Nardi, con l’ausilio di venti marionette, ripercorre l’anno che Irene trascorse con i suoi piccoli scolari. Un incontro struggente tra due culture, tra una giovane donna e il suo fiero impegno civile e la bellezza di una cultura contadina antica e sottovalutata.
Una storia straordinaria, vera e sconosciuta, un esempio di lotta e di speranza.
stagione autunno 2023
di e con Daniele Parisi
Una coppia, che sta per dare alla luce un figlio, decide di partire: cercano un luogo dove costruirsi un avvenire decente. I famigliari di lui, vittime di antiche patologie non risolte, non riescono a dissuadere i due dal voler intraprendere questo viaggio. Lungo il tragitto la coppia incontrerà diverse umanità alla deriva.
C’è una Maga Indovina sfaticata che tradisce la sua antica funzione oracolare. C’è chi si indebita. Chi ruba. Chi vende per strada. Chi è rinchiuso nelle proprie manie ossessivo-compulsive. Chi vede nella contraddizione l’unica possibilità per essere coerente. Nel frattempo, la fame aumenta. E ci si ascolta sempre meno.
stagione autunno 2023
Petrolini infinito
di ENOCH MARRELLA
Petrolini Infinito è un progetto crossmediale di rivalutazione del patrimonio petroliniano a cura di Enoch Marrella. ll progetto intende inanellare una serie di contenuti web, video, musicali e teatrali appartenenti ad una unica narrazione che affonda le sue radici negli anni ’20 del secolo passato pur rimanendo connessa con gli anni ’20 del secolo presente. La sfida è quella di tenere uniti mondi lontanissimi come l’intuizione futurista del genio petroliniano e alcuni aspetti grotteschi dell’Italia di oggi, costantemente stressata da sconvolgimenti sociali ed economici, ma che conserva ancora la capacità di reagire divertendosi, o divertirsi per reagire.