Stagione 22-23
teatro della dodicesima
DOVE NON MI HAI MAI PORTATA
DI E CON MARIA GRAZIA CALANDRONE

teatro della dodicesima
DOVE NON MI HAI MAI PORTATA
DI E CON MARIA GRAZIA CALANDRONE
teatro della dodicesima
IL CANTO DI ULISSE
CON FLAVIO ALBANESE
teatro della dodicesima
CONCERTO DI MUSICA CLASSICA
CON LA PIANISTA
CLAUDIA SQUARCIAFICHI
teatro della dodicesima
Favole in musica
ALCHIMIE SONORE
teatro della dodicesima
Il Diario di Irene Bernasconi
DI E CON LAURA NARDI
Teatro Causa
presenta
Il diario di Irene Bernasconi
A cura di e con Laura Nardi
Collaborazione artistica di Simone Faucci e Amandio Pinheiro
Consulenza storica e antropologica di Elio Di Michele e Roberta Tucci
Marionette di Francesca Turrini
“Il diario di Irene Bernasconi” è uno spettacolo tratto dal diario omonimo, pubblicato all’interno del libro “I granci della marana. Irene Bernasconi e la Casa dei Bambini di Palidoro”, a cura di Elio Di Michele, autore insieme a Lorenzo Cantatore, Ezio Di Genesio Pagliuca, Hilda Girardet, Marta Mattiuzzo, Nina Quarenghi, Laura Rossin, Egildo Spada e Marcello Teodonio (Edizione Il Formichiere).
Nel 1915 Irene Bernasconi, figlia di una famiglia benestante, istruita presso la Società Umanitaria di Milano nel nuovissimo Metodo Montessori, fu chiamata dal Comitato delle Scuole dei contadini per l’Agro romano e le Paludi Pontine, a dirigere a Palidoro la “Casa dei bambini secondo il Metodo Montessori”, una delle prime scuole rurali di cui abbiamo testimonianza.
Il Comitato delle Scuole dei contadini per l’Agro romano e le Paludi Pontine fu un grande laboratorio pedagogico che, nei primi anni del Novecento, vide coinvolti nomi illustri – malariologi, intellettuali, artisti e educatori – quali Angelo Celli, Sibilla Aleramo, Anna Fraentzel, Ettore Marchiafava, Giambattista Grassi, Dullio Cambellotti, Carlo Segrè, Alessandro Marcucci.
A soli 29 anni e in un’Italia appena entrata nel conflitto mondiale, Irene, “spinta da un sentimento umanitario”accetta l’invito, lascia il Canton Ticino e la famiglia cara per fare scuola “in un posto dove non voleva andare nessuno”.
I suoi piccoli scolari sono figlie e figli dei guitti, popolazione seminomade, i più umili, i più sfruttati, i più miserabili lavoratori della terra, che, lasciate le case della Ciociaria, giungevano a Palidoro in autunno per poi fuggirsene all’inizio dell’estate, scacciati dallo spettro della temibile malaria.
Le maestre montessoriane erano tenute a redigere un diario scolastico. Da questo e da un diario privato che la maestra tenne durante la permanenza a Palidoro, è tratto lo spettacolo “Il diario di Irene Berrnasconi”.
In scena, l’attrice e regista Laura Nardi, con l’ausilio di venti marionette, ripercorre l’anno che Irene trascorse con i suoi piccoli scolari. Un incontro struggente tra due culture, tra una giovane donna e il suo fiero impegno civile e la bellezza di una cultura contadina antica e sottovalutata.
Una storia straordinaria, vera e sconosciuta, un esempio di lotta e di speranza.
stagione autunno 2023
di e con Daniele Parisi
Una coppia, che sta per dare alla luce un figlio, decide di partire: cercano un luogo dove costruirsi un avvenire decente. I famigliari di lui, vittime di antiche patologie non risolte, non riescono a dissuadere i due dal voler intraprendere questo viaggio. Lungo il tragitto la coppia incontrerà diverse umanità alla deriva.
C’è una Maga Indovina sfaticata che tradisce la sua antica funzione oracolare. C’è chi si indebita. Chi ruba. Chi vende per strada. Chi è rinchiuso nelle proprie manie ossessivo-compulsive. Chi vede nella contraddizione l’unica possibilità per essere coerente. Nel frattempo, la fame aumenta. E ci si ascolta sempre meno.
stagione autunno 2023
Petrolini infinito
di ENOCH MARRELLA
Petrolini Infinito è un progetto crossmediale di rivalutazione del patrimonio petroliniano a cura di Enoch Marrella. ll progetto intende inanellare una serie di contenuti web, video, musicali e teatrali appartenenti ad una unica narrazione che affonda le sue radici negli anni ’20 del secolo passato pur rimanendo connessa con gli anni ’20 del secolo presente. La sfida è quella di tenere uniti mondi lontanissimi come l’intuizione futurista del genio petroliniano e alcuni aspetti grotteschi dell’Italia di oggi, costantemente stressata da sconvolgimenti sociali ed economici, ma che conserva ancora la capacità di reagire divertendosi, o divertirsi per reagire.
stagione autunno 2023
Il Berretto a sonagli
adattamento dall’omonima opera di Luigi Pirandello con la riscrittura di Andrea Ciccolini e Marco Tempéra, regia di Marco Tempéra.
l berretto a sonagli è una commedia in due atti dello scrittore e autore teatrale italiano Luigi Pirandello. Il titolo si riferisce al berretto portato dal buffone, simbolo dello scorno pubblico a cui viene sottoposto il protagonista Ciampa e, al tempo stesso, cruda metafora dell’impossibilità di mostrare il proprio vero io alla collettività.
La signora Beatrice Fiorica, gelosa e insoddisfatta, vuole denunciare al delegato Spano’, amico di famiglia, il tradimento del marito, IL cavalier Fiorica, con la moglie del suo scrivano Ciampa. Quest’ultimo, anziano e a conoscenza dei fatti, tollera la situazione purché venga salvato il suo pupo e la faccia, ovvero la sua rispettabilità.
Ciampa cerca di evitare la denuncia tentando di persuadere la signora Beatrice a girare la corda “seria”, ovvero, a sua detta, quella che fa ragionare ed evita i disastri.
Secondo Ciampa portiamo tutti sulla fronte tre corde come d’orologio: ”la seria, la civile, la pazza. Sopra tutto, dovendo vivere in società, ci serve la civile, per cui sta qua in mezzo alla fronte…; su la tempia destra, c’è la corda seria, per parlare seriamente, a quattr’occhi; a sinistra la corda pazza…quella che fa perdere la vista degli occhi… ed uno non sa piu’ quello che fa”.
stagione autunno 2023
Così è se vi pare
di Gianluca Fiorentini
L’immortale capolavoro del grande drammaturgo siciliano in una versione rivista e corretta. Nel rispetto totale della trama e, spesso, persino delle singole battute, il testo, ambientato originariamente agli inizi del ‘900 (è stato scritto dal Pirandello nel 1917), viene ambientato ai nostri giorni e con un cast ridotto a otto componenti che da’ vita a una narrazione brillante e dal ritmo incalzante e per questo inconsueta e sorprendente.
teatro della dodicesima
Nemici come prima
Regia Mario Chiartosini